Castello Baradello, via Castel Baradello - Como
Sabato, domenica e festivi dalle ore 9.30 alle ore 18.00
Dal 13 luglio all'1 settembre 2024, il Castel Baradello a Como, antica torre di origine medievale edificata da Federico Barbarossa, che domina la città e il primo bacino del Lario, ospita la personale di Emilio Alberti, dal titolo Nel segno della Chiocciola. La mostra ha la curatela di Roberto Borghi.
La mostra presenta una ventina di lavori tra stampe digitali, dipinti e collages. Ripercorre la genesi e lo sviluppo della ricerca intorno al tema della Chiocciola cosmica, una nuova figura mitologica creatrice di mondi e di galassie, ricca di suggestioni metaforiche legate alla Sezione Aurea e alla serie numerica di Fibonacci. Una intensa narrazione per immagini intorno a un nuovo mito cosmogonico.
Sono lavori realizzati sulla base di una serie di opere digitali prodotte a partire dal primo lockdown e sfociate nella mostra virtuale “Respiro”, un diario per immagini del percorso drammatico vissuto in prima persona dall’artista. La finestra è uno dei protagonisti di una iconografia allucinata, nata tra le mura di casa che è si trasformava in uno schermo per delle fughe oniriche in una cosmogonia del tutto personale. Quelle opere immateriali create al computer hanno trovato successivamente una forma concreta nelle stampe di grandi dimensioni e nelle tele dove il collage si fonde con la pittura: una contaminazione tra arte pittorica e arte digitale, dove la tradizione classica dialoga con l'elaborazione al computer.
Il soggetto della finestra diviene concetto di soglia: atmosfera e forma evocativa del passaggio fra un qui e un altrove; come occhio aperto su realtà visionarie, galassie di mondi possibili dove protagonista è la Chiocciola Cosmica, una figura simbolica nata dalla fantasia, un singolare ed emblematico spirito guida. Si crea in questo modo una mitopoiesi di questo animale iconico il cui guscio spiraliforme esprime efficacemente la regola codificata nella Sezione Aurea, divenendo protagonista di una mitologia fantastica il cui racconto visivo ci porta altrove, in un’altra dimensione tra galassie trasfigurate dove si avverte un senso di sospensione e di attesa. Un complesso di segni tra i quali domina il vortice ad imprimere dinamismo alla composizione e a restituire il senso della temporalità nel tentativo di fissare l’istante originario: la prima scintilla, l’innesco della deflagrazione primordiale, il primo sussulto di quel moto perpetuo cosmico nel quale siamo immersi.
La spirale e il vortice sono da sempre presenze costanti nei lavori di Alberti, dai mulinelli nell’acqua alle volute concentriche dei labirinti. La linea che si avvolge in infiniti giri intorno a sé stessa; evocata dalle circonvoluzioni del guscio della chiocciola è una forma geometrica onnipresente in natura: dalla disposizione dei semi del girasole ai cicloni, dalla struttura del nostro DNA fino alle galassie.
La Sezione Aurea o Divina Proporzione, che nel Rinascimento fissò il canone della bellezza e l’armonia delle forme nell’arte, nella natura è la regola fondamentale che determina l'armonia del mondo e dell'intero universo. Le medesime strutture accomunano il microcosmo e il macrocosmo; il cielo e la terra obbediscono alle stesse leggi.
La soglia tenta di cogliere il rapporto fra l’istante e l’infinito, aperture su paradossi spazio-temporali lasciando, allo spettatore, l’invito a una riflessione che pone l’opera d’arte come luogo di confronto tra il visibile e l’invisibile, alla ricerca di altre dimensioni del sensibile. La mostra vuole offrire una esperienza concreta di racconto per immagini, a volte ermetico, a volte ironico. la Chiocciola Cosmica, personifica la Divina Proporzione, una personale mitologia cosmogonica dell’artista, che si aggira nello spazio profondo dando vita a galassie e a vortici siderei con la sua luminosa scia iridescente: spirito guida verso nuovi mondi possibili, verso una nuova umanità, verso l’utopia di un nuovo umanesimo.
La mostra è visitabile negli orari di apertura del Castello.
Il biglieto della mostra è incluso nell'ingresso al Castello.