Castello Baradello, via Castel Baradello - Como
Sabato e domenica dalle ore 9.30 alle ore 18.00
Il tempo del mistero
Gabriele Buga Buratti
Dal 21 ottobre 2022 al 15 gennaio 2023 - PROROGATA FINO AL 31 MARZO 2023
Il tempo del mistero è la quarta mostra organizzata da Slow Lake Como e Slow Moon nella prestigiosa sede del Castel Baradello dopo “La Luna e il Medioevo” con le visioni di un medioevo onirico e fantastico di Marcella Chirico, “Between Dante and Rauschemberg” omaggio dell’artista Enrico Cazzaniga al grande pop artist americano, che ha visto anche l’esposizione integrale (e originale) delle litografia del “Dante’s Inferno” di Robert Rauschemberg e l’ultima, in ordine di tempo, quella di “Never been here/jamais ètè ici” di Fabrizio FAB Bellanca. Esibizioni dove tutti gli artisti riflettono con le loro opere del complesso delle relazioni tra essere umani e lo spazio che li circonda, urbano o naturale, materiale o immaginifico; nonché del rapporto uomo/natura.
Anche con questa mostra l’autore, utilizzando una semantica sua propria, declina il tema, sempre più attuale delle moderne metropoli; non-luoghi misteriosi e talvolta inquietanti, in cui le nostre anime si smarriscono e perdono i loro punti di riferimento. Anime perse nell’impenetrabile e fitta rete di realtà in continuo mutamento: grandi spazi di transito, di circolazione, di consumo, sempre più omologanti, in cui ognuno di noi diviene “uno, nessuno, centomila”, una maschera di solitudine.
Buga lavora su tavole di legno utilizzando un substrato di pittura murale su cui appone strati di pittura ad olio e lavorando con lame, carte vetrate, spugne, toglie il colore, lavorando per sottrazione, alla ricerca della perfezione del segno e nel tentativo di trovare quei colpi di luce, in contrasto con le ombre, che contribuiscono a caratterizzare un’atmosfera per lo più brumosa, densa di foschie tipicamente milanesi.
Pochi sono i colori, i bianchi e neri, le terre, le ruggini che costituiscono la cifra caratteristica dell’artista. Dall’impalpabilità delle tonalità scaturisce un lessico figurale assolutamente non mimetico, quanto piuttosto evocativo.
L’iconografia urbana appare come un layout fotografico che traduce in quadro un reale privo però di una precisa connotazione temporale, costituendo piuttosto una proiezione dell’immaginario emotivo dell’autore. Lo spettatore si trova davanti a immagini realistiche che attingono ad un universo simbolista.
Il pittore Gabriele Buratti, in arte Buga, nasce a Milano. Dopo essersi laureato presso il Politecnico di Milano in Architettura del Paesaggio, lavora come architetto e designer. Decide poi di dedicarsi totalmente all’arte e alla pittura, sue grandi passioni iniziando a collaborare con Piero Fornasetti (scultore e scenografo italiano nome noto nel settore del design industriale del XX secolo).
Successivamente conosce Remo Brindisi - importante pittore italiano - che gli suggerisce di dipingere «come tu vedi, non quello che vedi». Buratti fa tesoro di questo insegnamento: la sua è un’arte tanto espressiva, concettuale e originale quanto diretta.
La mostra è visitabile durante il percorso di visita guidata al Castello Baradello.
Ingresso incluso nel biglietto del Castello Baradello.
Per info e contatti: 3920279675
info@slowlakecomo.com