Spaziali

Descrizione

“Chi conosce l'Adele Faccio pubblica, amata o demonizzata a seconda delle diverse ideologie e posizioni politiche, resterà sorpreso dai suoi disegni e pastelli”.
Così scriveva Luciano Caramel presentando una sua mostra. Sì, proprio quella Faccio (1920-2007) che fu con Marco Pannella fra i maggiori esponenti del partito radicale, femminista convinta in prima fila a promuovere il diritto all’autodeterminazione delle donne su materie riguardanti il proprio corpo e che fu deputato della Repubblica Italiana per tre legislature, tra il 1976 e il 1990, anno questo in cui, lei laureata in lettere e filosofia, riprese a dedicarsi con assiduità e passione alla pittura che già aveva praticato in modo discontinuo in passato. Singolare e unica è l’occasione di poter accostare una rassegna di dipinti realizzati tra 1990 e 1995 che in parte presentiamo in mostra a The Art Company a Como. Ed è veramente una sorpresa entrare in questo mondo di DEDE - è questo il nome d’arte (semplice diminutivo di Adele) con cui firma le sue tempere, i suoi oli e i suoi pastelli - in cui la libertà agognata come donna diventa espressione pura senza vincoli, senza chiusure, senza inganni...
Il suo approccio alla pittura è determinato, deciso, convinto. Colpi di pennello che vanno coprendo la superficie con la leggerezza di un tocco originato dalla consapevolezza di potersi esprimere senza remore e di poter lasciare che il suo pensiero scorra fluido accostando colore a colore a volte con foga a volte con delicatezza, generando forme aperte che confluiscono l’una nell’altra, naturalmente.
Testo tratto dalla presentazione di Luigi Cavadini.