Il cuore giovane di Plinio il Vecchio

Descrizione

Secondo concerto organizzato dall'Orchestra da camera di Como Franz Terraneo in occasione delle Celebrazioni per il bimillenario dalla nascita di Plinio il Vecchio.
Il concerto, in programma venerdì 1 settembre 2023 sarà quello che l’Orchestra da molti anni offre alla città per festeggiare il suo Santo Patrono.

Programma

Umberto Pedraglio (1978)
Contr-appunti II per orchestra d’archi (2023)
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA

Marco Enrico Bossi (Salò, 25 aprile 1861 – Oceano Atlantico, 20 febbraio 1925)
Dagli Intermezzi Goldoniani (1905)
4. Minuetto e Musetta

Francesco Balilla Pratella ( Lugo 1 febbraio 1880 - Ravenna 17 maggio 1955)
Giallo Pallido (1924)

Giorgio Federico Ghedini (Cuneo 11 luglio 1892 - Genova 25 marzo 1965)
Da Quartetto N.1 (1927)
1. Vigoroso

Luciano Berio (Imperia 24 ottobre 1925 - Roma 27 maggio 2003)
Da 34 Duetti per due Violini (1979-1983) Edoardo

Marco Enrico Bossi (Salò, 25 aprile 1861 – Oceano Atlantico, 20 febbraio 1925)
3. Coprifuoco

L'Orchestra da camera di Como Franz Terraneo ha invitato il compositore comasco Umberto Pedraglio, affermato esponente dell'avanguardia e allievo tra altri di Ivan Fedele presso i corsi dell'Accademia di Santa Cecilia in Roma, a comporre un brano ispirato alla Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, di cui viene ricordata l'importantissima figura quest'anno. Non si sa quale tra le molte sfaccettature di un grande naturalista, filosofo, governatore, antropologo, zoologo, botanico, studioso di mineralogia, di metallurgia, di medicina e di Arte fornirà ispirazione al compositore di oggi, libero di considerare il peso che la rilettura dell'enciclopedia pliniana ha avuto nel Medioevo e nel Rinascimento. Non si sa nemmeno se la musica di Pedraglio trarrà spunto dalla tragica morte di Plinio sulle falde del Vesuvio durante l'eruzione che travolse Pompei. L'orchestra è ansiosa di eseguire una musica che entra nella stanza di un gigante ed è certa che il pubblico sarà ansioso di seguirla.
A proposito di giganti, che hanno avuto forti rapporti con Como, è impossibile prescindere da Marco Enrico Bossi, di cui si legge sulla Treccani: tra i meriti del Bossi compositore è quello di aver contribuito, dopo Martucci e Sgambati, a creare una produzione italiana di musica da concerto e da camera in un momento in cui sembrava non fosse ammissibile in Italia altro campo di attivita per i musicisti che quello dell'opera teatrale.
Questo aspetto, di inquietante attualità, rivela solo in parte la grandezza di questo gigante dell'organo, compositore apprezzato più nel mondo germanico e anglosassone che da noi, maestro di cappella del duomo di Como.
Gli intermezzi Goldoniani rivelano una assoluta padronanza tecnica e una personalità cameristica dalla sensibilità vicina a Grieg, a Brahms, a Tchaikovsky che lascia intravvedere tra le sonorità tardo-romantiche il Novecento che avverrà...