L’arte che cura

L’arte che cura

Una mostra tra creatività, bellezza e terapia

da  13 set 2025   a  30 set 2025

Mostra

Luogo

Ex Tintostamperia Val Mulini, via Mulini 3 - Como 

Orari

da  13 set 2025   a  30 set 2025

Martedì, giovedì, sabato e domenica dalle ore 14.00 alle ore 19.00

Descrizione

Un percorso espositivo che propone, attraverso pittura e installazioni, una riflessione profonda sulla malattia, sul dolore, ma anche sulla capacità dell’arte di lenire, trasformare e accompagnare ed, allo stesso tempo, un invito a scoprire come la creatività possa diventare strumento di consapevolezza, conforto e cambiamento, lasciando un segno indelebile nell’esperienza umana.
In esposizione le opere di Anne Marie Delaby, Massimo Greco, Antonio Melchiorre ed Elena Salvaterra. I lavori affrontano i diversi aspetti della malattia – fisici, emotivi e spirituali – e suggeriscono un cammino possibile di elaborazione e rinascita.
L’iniziativa è anche occasione di raccolta fondi per la ricerca contro il tumore ovarico.
L'arte che cura vuole quindi essere una mostra che mette a confronto diverse visioni del dolore e di come superarlo trasmutandolo.

Dalle cuciture di Antonio Melchiorre, alle provocazioni di Massimo Greco, si arriva alle alchimie di Anne Marie Delaby.

Antonio Melchiorre è un artista che utilizza la tecnica della cucitura tra tele, a volte diverse e spesso prese da sacchi di juta dismessi, per rappresentare la "continuità" come elemento di profonda positività e di nuovo inizio anche contro la malattia. Per l’occasione ha voluto omaggiare la mostra con un'opera site-specific dove oltre alla cucitura ha inserito una croce come elemento esistenzialista tipico della sua arte.
Massimo Greco, promotore degli eventi “Artworks To Surprise” propone spesso contenuti che richiamano temi sociali, anche di carattere provocatorio, destinati a riscuotere una forte interazione con il pubblico.
In questo evento è presente con una sola opera dal titolo “La Sfiga” che sembra essere una potente metafora della capacità umana di affrontare il dolore e la malattia, non solo attraverso la medicina, ma anche con la forza interiore, la speranza e l'energia vitale che, come durante un'eclissi, può illuminare anche i momenti più bui.
I messaggi di Anne Marie Delaby, che oltre ad artista é anche arteterapeuta e counselor, offrono un approccio spirituale di accettazione e comprensione della malattia vedendo in essa un significato evolutivo.
Le ultime opere di Delaby sono dei portali su altre dimensioni che invitano l'anima a rivolgersi verso la sua essenza...

La chiusura del percorso espositivo sarà curata dal critico d’arte Luigi Cavadini martedì 30 settembre 2025.

Ingresso libero